Il 17/01/2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la DIRETTIVA n° 2013/59/EURATOM del 05/12/2013 di radioprotezione.
La nuova direttiva, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, introduce per la prima volta obblighi per i Paesi Membri dell'Unione Europea per quanto riguarda la protezione dal Radon nelle abitazioni, nonché una più stringente protezione dal Radon nei luoghi di lavoro.
L'art. 54 ( Radon nei luoghi di lavoro) richiede agli Stati Membri di stabilire livelli di riferimento nazionali per le concentrazioni di Radon nei luoghi di lavoro che non devono superare la media annua di 300 Bq/mc.
Anche per quanto riguarda l'esposizione al Radon in ambienti chiusi, l'art. 74 richiede agli Stati membri di stabilire livelli di riferimento nazionali che non devono essere superiori a 300 Bq/mc come media annua.
Gli Stati dovranno inoltre promuovere interventi volti a individuare le abitazioni che presentano concentrazioni superiori al livello di riferimento e dovranno incoraggiare l’adozione di misure atte alla riduzione di tale concentrazione.
L'art. 103 (Piano d'azione per il Radon) richiede agli Stati Membri di definire un piano d'azione nazionale che affronti i rischi di lungo termine dovuti alle esposizioni al Radon nelle abitazioni, negli edifici pubblici e nei luoghi di lavoro per qualsiasi fonte di Radon, sia essa il suolo, i materiali da costruzione o l'acqua in base alle considerazioni sugli aspetti individuati nell'allegato XVIII.
La Direttiva dovrà essere obbligatoriamente recepita nell’ordinamento nazionale dei Paesi Membri entro il 6 febbraio 2018.